Questo fine settimana si terranno le primarie del centrosinistra per eleggere il futuro candidato presidente del consiglio,in lizza per la prestigiosa carica sono in cinque: Francesca Puppato,Nichi Vendola,Matteo Renzi,Pierluigi Bersani e Bruno Tabacci.
Pur di superare la soglia che eviterebbe il ballottaggio tra i due candidati più votati,si ne sono viste di tutti i colori: ultima rissa in ordine di tempo è quella scoppiata questa sera tra Bersani e Renzi che,al momento sarebbero coloro che andrebbero al prossimo ballottaggio,sul Tg1 che avrebbe dovuto intervistare solo Bersani, si sono scatenate le ire dello staff del sindaco di Firenze che accusa di favoritismo e maggior visibilità all'attuale segretario del Partito Disperato.
A diffondere in anteprima la notizia che Bersani sarebbe stato intervistato dal Tg1,è stata "Dagospia" l'agenzia diretta da Roberto D'Agostino. Apriti cielo,il Tg1 è dovuto correre ai ripari,travolto dalle polemiche e dalle contumelie anche degli altri concorrenti che pretendono più visibilità e spazio televisivo.
Risultato: sono stati intervistati sia Bersani che Renzi,l'uno a Bologna,l'altro a Perugia,in un altro servizio gli altri concorrenti in cui si riassumevano le loro posizioni politiche.
All'interno dell'intervista doppia,modello "Le Iene" di Italia 1 è uscito tutto è il contrario di tutto: Bersani che prima stringe alleanza con PSI e Sinistra Ecologia e Libertà poi apre ai moderati di casini e compagnia suonante,Renzi,definito un mezzo liberista,dichiara che non è disposto a incuci dopo le elezioni e che le alleanze si fanno prima.
Niente di nuovo per gli altri temi dove regna la confusione più totale in un partito che sembra una Idra a nove teste e che,secondo gli ultimi sondaggi non arriverebbe al 30% dei voti alle prossime elezioni legislative.
C'è da stupirsi su come questo agglomerato di teste abbia una preferenza così alta nonostante da un anno esatto,sostiene trasversalmente con il PdL,ormai alla deriva,un governo tecnico,non eletto dai cittadini,chiamato in fretta e furia dal Presidente Napolitano e che ha combinato più disastri della squadra di Berlusconi al governo,un Monti vale più di mille Berlusconi.
E' evidente che con questi numeri il PD non avrebbe possibilità di formare un nuovo governo di coalizione e in sospeso c'è l'incubo di un governo tecnico sui cui scaricare le gravissime responsabilità.
Per quanto riguarda le primarie,in Italia sono una barzelletta sconcia,se negli Usa hanno una parvenza di validità in Italia sono occasione di rissa e piagnisteo politico in modo da evitare di affrontare temi caldi e scomodi come lavoro,sicurezza,economia.
Gli elettori,i soci e i tesserati del PD evidentemente non si rassegnano al fatto che questa Idra impazzita sforni candidati che non hanno la minima credenziale per sedersi sullo scranno di Montecitorio,che tutto finirà con la squallida divisione dei ruoli all'interno del partito in aggiunta alla spartizione di poltrone per tenere contenti tutti e nessuno in particolare.
Non oso immaginare cosa uscirà dalle urne e nemmeno con quale legge elettorale si voterà,nel frattempo la crisi si aggrava,i problemi si accumulano e qualcuno il prossimo autunno dovrà presentarsi davanti al FMI,all' Unione Europea e alla Casa Bianca investito di incarichi governativi che,al momento nessuno,visti i candidati bi-partisan, è in grado di esercitare.
Per il momento c'è tempo per ammazzarsi come le Iene nel celebre film,poi chi vivrà vedrà.
Poveri noi!
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