mercoledì 28 ottobre 2015

Rosso o verde?

Ci mancava solo questa. Con tutti i problemi da risolvere sentivamo davvero il bisogno di accapigliarci su un importante rapporto stilato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che dimostra come un consumo eccessivo di carne rossa, aumenti del 18% il rischio contrarre il tumore al colon.
Tutto per la gioia irrefrenabile di vegetariani e vegani che non perdono occasione di incolpare, i voraci mangitori di bistecche, accusandoli di fomentare un consumo non eco sostenibile, di aumentare l'inquinamento, di essere uno dei responsabili per lo spreco di cibo e di accettare, consumando tonnellate di bistecche, tutte le torture inaccettabili inflitte agli animali oltre alla dolorosa morte tutto per saziare la voracità incontenibili dei carnivori a due zampe.
Ai novelli franceschisti, e alle anime candide che sono certe di aiutare la natura, eliminando per convinzione la carne dalla loro dieta "verde" sarebbe bene ricordare che si, uomini come Leonardo da Vinci, e Ghandi erano convinti vegetariani e che sono vegetariani anche alcune confraternite religiose cristiane, ma è anche vero che un vegetariano famoso era  Hitler. meno male verrebbe da dire, visto che da vegetariano ha sterminato qualcosa come 17 milioni di esseri umani, figuriamoci cosa avrebbe combinato se fosse stato un cannibale.
Agli hooligans del "piatto verde" sarebbe bene ricordare che, se il consumo di carne è oggetto di un gigantesco giro di denaro, non mi pare che frutta e verdura si possano prendere gratis e che anche questi cibi hanno il loro giro di businnes che fa gonfiare le tasche, non dei poveri lavoratori che li coltivano ma delle grandi industrie di conservazione, e di ingrosso che vendono foglie di insalata e lattuga anche per i panini di Mc Donalds che oltre all' hamburger hanno come contorno proprio la foglia vetegale....
Ai tifosi a senso unico del mangiar verde, che puntano il dito alla maniera di Savonarola urlando su come le bestie vengono macellate per foraggiare il consumo di carne, ricordiamo che frutta e verdura sono organismi pluricellulari viventi alla stessa maniera delle bestiole e che, se potessero avere gli occhi e la bocca per esprimere i loro sentimenti, ogni qual volta un bimbo calpesterebbe i fili d'erba, questo si beccherebbe un vaffa di cuore, ogni qual volta un contadino sradica le coltivazioni vegetali, non credo che sarebbe entusiasta del trattamento rude che lo strappa dal suo habitat meno ancora se sapesse di finire nello stomaco di qualche vegano intollerante, non nel senso alimentare, ma proprio nel senso di capoccia.
Il nocciolo dunque non è incolpare gli altri di essere più inquinanti di tutti o di puntare il dito o esultare per la ricerca di una organizzazione illustre, quanto di capire che, l'organismo ha bisogno di una dieta equilibrata e che, ognuno deve essere libero di mangiare ciò che vuole senza essere additato come un mostro carnivoro o vegetariano. Non è dunque rispolverare la lotta tra caino e Abele la soluzione ai mali della società quanto cercare di sprecare meno cibo possibile puntando su un riutilizzo creativo di avanzi e rivedere anche il sistema produttivo a larga scala che invade gli scaffali di ogni mercato, per poi restare largamente invenduto e finire al macero carne e vegetali inclusi.
La questione è cambiare anche il modo di nutrire terra e animali che spesso ingurgitano per colpa dell'uomo tonnellate di schifezze partendo dai mangimi dopati per gli animali da macello e concludendo con fitofamaci, diserbanti, insetticidi per frutta e verdura che finiscono sulla nostra tavola.
Il punto è capire che se un consumo eccessivo di carne rossa aumenta il rischio (non i tumori) di tumore del 18%, il rischio aumenta anche per coloro che essendo vegani consumano frutta e verdura inquinati con veleni dannosi per ambiente e esseri viventi.
La condanna non deve riguardare una sola categoria di persona in base a ciò che consumano, ma anche a tutto il resto riocordando che pesticidi e diserbanti sono prodotti da industrie  anche multinazionali che sono interessate alla vendita e al consumo intensivo di questi prodotti. Consumare frutta e verdura, non garantiscono l'immortalità dato che molto spesso sono trattati chimicamente prima di arrivare al consumatore.
A proposito, dall'Europarlamento arriva il si al consumo di alghe e insetti spacciati come cibo del futuro. Un giorno forse più che innovativo cibo del futuro saranno le sole cose che resteranno dopo che 10 miliardi di esseri umani hanno divorato carne, frutta e verdura o l'avranno fatta marcire perchè "in eccesso" mentre discutevano se essere carnivori o vegani.

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