Contro i sondaggi farlocchi, contro le ingerenze di personaggi autorevoli e seminatori di terrorismo psicologico a buon mercato, il popolo greco ha votato a schiacciante maggioranza "No" al referendum che chiedeva ai greci di accettare o rigettare il piano (un autentico ricatto) per salvare il paese, anzi le sue banche sull'orlo della bancarotta.
Un cazzotto allo stomaco, quello arrivato questa mattina all'Eurogruppo che sperava nella vittoria del "Si" credendo che un popolo che ha inventato la democrazia,si facesse ancora mettere i piedi in testa come quello italiano che ha inventato il fascismo esportandolo in mezzo continente.
Un pugno di ferro in attesa che ne arrivino altri, ancora peggiori, in grado di sotterrare una organizzazione europea agli completamente diversa da ciò che doveva essere, fondata sul monetarismo, una economia liberista e un gruppo di politicanti che ignorando l'esistenza di un parlamento europeo e dei parlamenti nazionali prende decisioni più che discutibili, per rafforzare i propri interessi.
Da oggi la Grecia ha dimostrato che non è più così, che il voto è l'unico strumento che può ancora abbattere una organizzazione europea di stampo criminale che ha mandato sul lastrico milioni di persone, quasi trasformando una nazione in un gigantesco campo di sterminio, grazie a misure ecomiche mortali e cervellotiche.
Si è aperto un nuovo capitolo nella (breve) storia di questa organizzazione che credeva di poter comandare e spadroneggiare a proprio piacimento, un capitolo che ci auguriamo porti alla definitiva rottura di questa organizzazione che non rappresenta nessun cittadino europeo. Il vento diverrà bufera se alla Grecia che ha rigettato sonoramente i ricatti della associazione criminale, si aggiungeranno le elezioni spagnole (in cui la sinistra radicale degli Indignados sembra essere in testa, o comunque in forte ascesa) e il referendum britannico che deve portare dentro o fuori la Gran Bretagna dalla UE.
Insomma per i falchi liberisti, per gli intransigenti dei conti in regola con economia fino all'osso, potrebbe essere davvero la fine se nei prossimi tre anni il fronte antiausterity diventerà più agguerrito e corposo e non sarà colpa dei cittadini, se mai delle teste di legno che hanno giocato a fare i dottori sulla pelle di quei cittadini che ora vogliono mandare tutto a catafascio e giustamente.
In questo fronte manca solo il nostro Paese, ma ovviamente da bravi vigliacchi ce ne guardiamo bene dall'entrare e guidare il fronte antiausterity dando il colpo di grazia a questi criminali.
Si è mai visto un delinquente che prende il potere a Palazzo Chigi scalzandone un altro, che poi scalza delinquenti peggiori di lui?
A noi ci è riservato il posto d'onore del subire la lezione di libertà e democrazia, non quella esportata da oltre oceano, ma quella europea nata in Grecia e che torna a garrire e che rischia per fortuna di diffondersi in Spagna e in Gran Bretagna, mandando in frantumi sogni di gloria e di potere di pochi personaggi sostenitori di assurde teorie economiche.
Antieuropeisti di tutto il continente, unitevi e distruggete l'Unione Europea!
Nessun commento:
Posta un commento