giovedì 8 gennaio 2015

Scherza con i fanti.....

Apro con l'inizio di un vecchio adagio il mio seguente post. Inutile stare a ripetere quanto di drammatico è accaduto a Parigi mercoledì 7 gennaio 2015, le parole non servono e, permettetemi di dirlo neanche la stucchevole, noiosissima campagna di ipocrita solidarietà scatenatasi dopo il fatto di sangue.
Le vesti di lutto, i capelli stracciati, le frasi ad effetto "Siamo tutti Charlie Hebdo" non servono a fermare gli assassini  e sono destinate a scomparire tra qualche giorno inghiottiti da altri avvenimenti, nazionali e internazionali. Il mondo corre veloce....
Provo a vedere le cose da un altro punto di vista, assai più critico. Innanzitutto se è vero come è vero (ma sarà vero?) che viviamo in una parte del mondo libera e democratica, esiste dunque la libertà di espressione e di stampa garantita dalle varie costituzioni nazionali e mai messe in discussione. Verissimo ma, e c'è un ma, esiste anche anche il sacrosanto diritto di non essere offesi a buon mercato e a ogni piè sospinto da caricaturisti e vignettisti che hanno merce su cui lavorare e personaggi cui prendere bonariamente in giro.
La fede religiosa vissuta più o meno intensamente, quindio non parlo del cieco integralismo, è un sentimento umano che trascende il raziocinio e molto spesso suscita emozioni che non sono forse, neanche spiegabili se non da chi le prova.
In questa parte del mondo libera e democratica, va bene tutto, va bene contestare e protestare su provvedimenti legislativi, discutere su temi di attualità o di coscienza, proporre iniziative, il dialogo tra idee politiche, economiche, sociali diverse, ma se c'è una cosa che va, e non andrebbe, evitata è insultare pesantemente la fede religiosa altrui, in quanto si viene palesemente meno al diritto di credere e professare la propria religione senza che qualcuno ci scriva frasi pesanti sopra.
Il diritto di stampa e di espressione non significa in alcun modo arrogarsi il diritto di offendere la religione altrui e non per una reale o immaginaria paura di atti terroristici, quanto più praticamente per puro buon senso e intelligenza. Un po' come dire "Libera Chiesa in libero Stato".
Con ciò, si guardi bene, non giustifico assolutamente la strage compiuta, anzi, chiedo che venga applicato il senso di giustizia anzichè la voglia di vendetta, l'integralismo e chi fomenta atti di terrorismo religioso va punito anche se sarebbe utilissimo ricordarsi che, il libero e democratico occidente ha i suoi bellissimi scheletri nell'armadio ( la strage dei Catari, le crociate, lo sterminio in nome del re e della chiesa dei nativi americani, la messa al bando dei gesuiti, lo sterminio di frati e suore durante le rivoluzioni francese e russa, i papi indegni e corrotti....)prima di gettarsi a capofitto in imprese in nome della democrazia e della libertà esportata.
Invece di urlare al lupo e dare immagini da avanspettacolo di isteria collettiva, usiamo l'intelligenza e un po' di senso critico nel capire e riflettere su ciò che ha provocato la reazione dei fanatici che, poteva essere la reazione più pacifica di chi in molte zone del mondo professa la fede islamica.
La prossima volta, invece di alzare le matite in mano e piangere sul sangue versato, prima di disegnare o scrivere qualcosa, ricordiamoci che esistono i sentimenti e che è utile sempre limitarsi a "Scherzare con i fanti e lasciar perdere i Santi" anche quelli islamici....

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