lunedì 5 maggio 2014

Indietro tutta!

Sabato sera 3 maggio 2014 è andata in onda l'ennesimo teatrino italiano. Dalla serie "non facciamoci mancare niente" è arrivata anche l'ennesima vergogna. Dopo gli ammonimenti le multe comminate a nostro danno dalla UE per le finanze allegre, i crolli di Pompei ecco il circo degli italiani e delle loro istituzioni.
Una finale di coppa italia interrotta, per un ultras napoletano, Giggino a' Carogna noto camorrista che avendo il totale controllo della curva partenopea ha fatto il bello e il cattivo tempo urlando, incitando, minacciando disastri su e giù per lo stadio con tanto di maglia inneggiante alla liberazione di Speziale, il tifoso catanese arrestato e condannato per l'omicidio Raciti qualche anno fa durante la guerriglia dopo il derby tra Catania e Messina.
Le immagini mandate in onda fanno davvero ribrezzo: uomini delle istituzioni grondanti di sudore, tremanti di paura che balbettavano monosillabi inconcludenti al momento del fischio di inizio, i presidenti di napoli e Fiorentina, le due squadre finaliste, che parlottavano davanti al presidente del Consiglio Matteo Renzi che sembrava l'incarnazione di un lillipuziano, ispettori di polizia, prefetto, che correvano come donnicciole non sapendo che bengala schivare, giocatori del Napoli che offrivano parole di pace a uomini avvezzi all'uso di armi da guerra.
E poi lui, Giggino 'a Carogna che con tanto di petto in fuori e voce tonante impartiva ordini a una curva intera imbestialita per la notizia diffusasi all'interno dello stadio della morte di un tifoso napoletano; in reraltà un tifoso partenopeo è stato preso a colpi di pistola da un capo ultras romanista che è stato poi massacrato di botte dai delinquenti supporters napoletani prima della gara.
Conclusione: partita svolta in un clima irreale, vinta dal Napoli per 3-1 mentre nel frattempo questore, prefetto di Roma si affannavano a smentire inutilmente quello che è noto a tutti e quello per cui da trent'anni lo stato da il meglio di se: trattative tra stato-mafia e stato camorra, sabato sera.
C'è proprio da andare orgogliosi di essere italiani: in Europa ci facciamo conoscere per il lato peggiore e per sfornare a getto continuo ominidi politici di paglia che giocano con l'economia come un folle cosparso di benzina gioca col fuoco sicuro di non bruciarsi.
Del resto l'Italia e gli italiani sono questi, difficile scovarne di buoni dato che i buoni sono emigrati e forse cambiato nazionalità per troppa vergogna, impossibile anche trovare buoni politici visto che sono il frutto marcio di una mala pianta che sono gli italiani votanti a cui andrebbe escluso per legge il diritto di voto per manifesta incapacità e ai politici escluso di legiferare e governare a cappella per altrettanto manifesta incapacità e squilibrio mentale.
Un Paese che abbia un mezzo decimale di serietà, autorevolezza, capacità avrebbe non solo preso a calci nel sedere i sedicenti uomini delle istituzioni, ma vedendosi circondato da imbecilli che alle urne riescono a esprimere il voto di preferenza per condannati, urlatori, maghi Merlino e fate Morgana avrebbe preteso che questo paese, nella fatttispecie l'Italia venga governato e sfruttato come una colonia, o peggio espulso dall'Eurozona chiedendone a qualche stato magrebino di annetterlo come provincia "ricca". Ricca di demenza politica, ovviamente.
Non ci si dovrebbe stupire più di nulla, gli italiani si meritano il governo e gli uomini delle istituzioni che si ritrovano abituati solo a urlare, minacciare ma poi starsene davanti alla tv o sulle gradinate dello stadio.
Poco prima del fischio d'inizio L'inno di Mameli è stato sonoramente fischiato, nulla di nuovo sotto il sole, si prende di mira solo un obiettivo sbagliato, più che l'inno a essere sommersi non di fischi ma di bastonate sono i politici e i loro votanti.
Elettori indegni che eleggono politici imbelli, incapaci sia i primi che soprattutto i secondi di prendere provvedimenti drastici e limitarsi all'invettiva, all'indignazione orale e a stracciarsi le vesti virtuali.
Il Paese dell'economia più pericolosa del mondo si scopre anche essere Giuda che si vende alla malavita per trenta denari e ai poteri forti e lobbies per trenta milioni di euro.

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