Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto capire che il suo secondo mandato presidenziale (è l'unico Presidente ad essere stato rieletto dalla nascita della Repubblica) potrebbe finire addirittura tra poche settimane.
La sola indiscrezione ha scatenato una corsa virtuale ai candidati e candidabili per ricoprire la carica suprema; sul tavolo del presidente Renzi ci sono tre dossier di nomi che potrebbero sostituire il novantenne Giorgio al Colle, suddivisi per categoria: donne, ex premier e outsider.
All'interno della prima categoria troviamo Marta Cartabia giudice della Corte Costituzionale vicina alle posizioni di Comunione e Liberazione che alcuni anni fa, confermando le sue posizioni cielline ha dichiarato che il matrimonio omosessuale non è riconosciuto e che la Costituzione protegge e tutela la famiglia per così dire tradizionale.
Adesso va bene che, forse sarebbe il momento di pensare a una donna al Colle, ma è altrettanto vero che la Cartabia, non sarebbe un nome spendibile in quanto, oltre alla possibilità di una donna, sarebbe il caso, anzi, è il caso di svoltare in senso laico la Presidenza della Repubblica e dunque il nome della Cartabia sarebbe, in tal caso da scartare, non per mancanza di capacità ma per mancanza del requisito laico in questione.
Tra gli ex premier troviamo un eccellente "trombato" Romano Prodi fondatore e presidente del mai bestemmiato abbastanza Partito Democratico, fatto fuori proprio dal suo figliastro deforme alle "presidenziali" del 2013 con 101 senatori che votarono contro la sua candidatura e bruciandolo come avevano fatto con Marini.
Siccome, in Vaticano la scure progressista si è abbattuta sui cardinali conservatori contrari ad aperture agli omosessuali e ai divorziati, al Quirinale un presidente laico e imparziale potrebbe, con un messaggio porre perlomeno la questione decennale dei patti Lateranensi entrati per il tradimento di Togliatti, all'interno della Costituzione. Una assurdità inaccettabile, in quanto la Costituzione è un insieme di leggi fondamentali non articoli di trattati firmati e ratificati tra due Paesi.
candidabili alla poltrona presidenziale, potrebbero essere: Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, entrambi eccellenti e affermati giuristi, o in alternativa un liberale come Marcello Pera che durante il Governo Berlusconi tra il 2001 e il 2006 ebbe qualcosa da ridire sul reietto di Arcore, inoltre, unico liberale non berlusconista e non contaminato da indagini, processi e condanne pregresse.
vedremo come andrà a finire questa faccenda, con la speranza che finalmente raffiche di vento laicista spazzino la politica e sbattino sul tavolo il superamento dei Patti lateranensi in nome del vecchio motto "Libera Chiesa in libero Stato" magari liberandoci anche della Chiesa corrotta e infangata che predica male e razzola peggio.
lunedì 10 novembre 2014
domenica 2 novembre 2014
Senza se e senza ma.
nelle prossime settimane spero che accada ciò che doveva accadere molto tempo fa. La scissione definitiva della minoranza del PD contraria a Renzi e al suo programma apertamente neoliberista.
Se ciò dovesse succedere davvero sarebbe la giusta occasione non per creare l'ennesimo partitino di Sinistra di cui nessuno sente la necessità, quanto quello di creare piuttosto una federazione della Sinistra che metta insieme, rispettando le reciproche differenze, tutto ciò che è a sinistra di Renzi, da Sel a Rinfondazione ai Comunisti Italiani, al Movimento arancione, ai vari movimento socialisti di Salvi e a tutti coloro che fin dal 2007 non hanno accettato l'idea della nascita dell'aborticchio PD.
E' evidente che l'esperimento di mettere insieme gli ex democristiani con gli ex PCI è fallita miseramente ed era un fallimento stesso, l'operazione in se per se. far convivere Aldo Moro con Berlinguer ha portato alla nascita di Renzi e del suo governo composto da hooligans o da cagnolini docili che, al tavolo con i sindacati fanno scena muta.
Non sto qui a ripetere come il premier sia arrivato a diventare il Presidente del Consiglio e di come abbia spostato i voti del PD verso l'elettorato deluso dal centrodestra attuandone autoritariamente le politiche.
Il resto è storia recente, la Leopolda, col delirio del paragone tra l'iphone e il telefono a gettoni che sa di esempio puerile come se, in quell'epoca gli italiani non riuscissero a vivere decentemente (anzi!) e la conferma definitiva che, il mondo del lavoro sarà definitivamente portato quasi al XIX secolo senza che si apra o si discuta con la CGIL o si cambi di un millimentreo l'impostazione legislativa. Creare la nuova Sinistra può e deve diventare l'occasione da non perdere per dare un solido punto di riferimento a una determinata classe sociale, contrariamente a coloro che, ingenuamente credono che, i partiti di massa non servano più e sono modelli preistorici come il telefono a gettoni.
Un errore, le differenze sono tali e cose agli antipodi non possono stare insieme in quanto diverso è il modo di vedere il mondo, non che sia la Sinistra contraria all'uso degli i-phone o dei tablet, ma quella Sinistra deve portare sul tavolo con forza lo sfruttamento che esiste nel fabbricare quegli oggetti, perchè se esiste uno Steve Jobs che crea giocattoli tecnologici abbastanza costosi, esistono persone che in altra parte del mondo costruiscono manualmente gli stessi giocattoli che finiranno sul mercato e che frutteranno all'azienda in questione, profitti miliardari contro spiccioli a stento dati agli operai spesso tenuti in condizione di semi schiavitù.
Il mondo non è affatto cambiato, lo sfruttamento, l'imbarbarimento, la sopraffazione, si sono solo spostate in altre parti del mondo assai più miserevoli, lontane dalle nostre case e dai nostri schermi al plasma, in Italia va in onda solo l'applicazione delle direttive neoliberiste europee a cui i governi da Monti a Renzi si sono piegati a bocca chiusa.
Auspico davvero la nascita di una federazione politica di Sinistra Alternativa che abbia come obiettivo la distruzione del precariato e la denuncia forte e vigorosa dello smantellamento di diritti acquisiti dai lavoratori in decenni di lotte e che urli forte in Italia e in Europa un basta alle politiche economiche di austerity e liberiste. Senza se e senza ma, come si diceva alcuni anni or sono.
Se ciò dovesse succedere davvero sarebbe la giusta occasione non per creare l'ennesimo partitino di Sinistra di cui nessuno sente la necessità, quanto quello di creare piuttosto una federazione della Sinistra che metta insieme, rispettando le reciproche differenze, tutto ciò che è a sinistra di Renzi, da Sel a Rinfondazione ai Comunisti Italiani, al Movimento arancione, ai vari movimento socialisti di Salvi e a tutti coloro che fin dal 2007 non hanno accettato l'idea della nascita dell'aborticchio PD.
E' evidente che l'esperimento di mettere insieme gli ex democristiani con gli ex PCI è fallita miseramente ed era un fallimento stesso, l'operazione in se per se. far convivere Aldo Moro con Berlinguer ha portato alla nascita di Renzi e del suo governo composto da hooligans o da cagnolini docili che, al tavolo con i sindacati fanno scena muta.
Non sto qui a ripetere come il premier sia arrivato a diventare il Presidente del Consiglio e di come abbia spostato i voti del PD verso l'elettorato deluso dal centrodestra attuandone autoritariamente le politiche.
Il resto è storia recente, la Leopolda, col delirio del paragone tra l'iphone e il telefono a gettoni che sa di esempio puerile come se, in quell'epoca gli italiani non riuscissero a vivere decentemente (anzi!) e la conferma definitiva che, il mondo del lavoro sarà definitivamente portato quasi al XIX secolo senza che si apra o si discuta con la CGIL o si cambi di un millimentreo l'impostazione legislativa. Creare la nuova Sinistra può e deve diventare l'occasione da non perdere per dare un solido punto di riferimento a una determinata classe sociale, contrariamente a coloro che, ingenuamente credono che, i partiti di massa non servano più e sono modelli preistorici come il telefono a gettoni.
Un errore, le differenze sono tali e cose agli antipodi non possono stare insieme in quanto diverso è il modo di vedere il mondo, non che sia la Sinistra contraria all'uso degli i-phone o dei tablet, ma quella Sinistra deve portare sul tavolo con forza lo sfruttamento che esiste nel fabbricare quegli oggetti, perchè se esiste uno Steve Jobs che crea giocattoli tecnologici abbastanza costosi, esistono persone che in altra parte del mondo costruiscono manualmente gli stessi giocattoli che finiranno sul mercato e che frutteranno all'azienda in questione, profitti miliardari contro spiccioli a stento dati agli operai spesso tenuti in condizione di semi schiavitù.
Il mondo non è affatto cambiato, lo sfruttamento, l'imbarbarimento, la sopraffazione, si sono solo spostate in altre parti del mondo assai più miserevoli, lontane dalle nostre case e dai nostri schermi al plasma, in Italia va in onda solo l'applicazione delle direttive neoliberiste europee a cui i governi da Monti a Renzi si sono piegati a bocca chiusa.
Auspico davvero la nascita di una federazione politica di Sinistra Alternativa che abbia come obiettivo la distruzione del precariato e la denuncia forte e vigorosa dello smantellamento di diritti acquisiti dai lavoratori in decenni di lotte e che urli forte in Italia e in Europa un basta alle politiche economiche di austerity e liberiste. Senza se e senza ma, come si diceva alcuni anni or sono.
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