mercoledì 15 gennaio 2014

Spegnete la giostra!

per l'ennesima volta mi trovo a commentare un altro scandalo che arriva da un ente inutile come le Regioni.
Nei giorni scorsi il TAR del Piemonte ha annullato le elezioni del 2010 che sancirono la vittoria del candidato della Lega Nord Roberto Cota. Il ricorso al TAR è stato voluto dall'ex Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso che ha fatto notare l'irregolarità di una lista presentatasi alle elezioni regionali "Pensionati per Cota" il cui consigliere eletto è stato condannato in via definitiva a 2 anni e otto mesi e interdetto dai pubblici uffici per due anni.
Non si tratta solo della decisione del TAR piemontese quanto anche delle spese pazze che sono saltate fuori dal Piemonte e più "modestamente" dalla Regione Sicilia, l' unica unità d'Italia non è rappresentata dall' orgoglio di essere italiani quanto nello sbandierare innocenza ipocrita dopo aver rubato a mani basse.
In Sicilia la procura indaga su spese pazze effettuata da consiglieri regionali che avrebbero aumentato i costi e effettuato fatturazioni farlocche.
L'ente delle regioni fu istituito (sciaguratamente) nel 1970 applicando un articolo della Costituzione che le mise alla luce, fino a quella data le regioni rimasero suddivisioni amministrative senza alcun potere decisionale e senza elezioni regionali di sorta.
Dunque dal momento che negli ultimi anni questo nuovo ente risulta essere non solo inutile ma anche costoso ed inefficiente e una fornace di scandali disgustosi, propongo da semplice cittadino la loro soppressione.
Le regioni devono diventare semplici suddivisioni politiche del Paese, dunque abolire le figure di Presidente della Regione, sopprimere il Consiglio regionale con la figura dei consiglieri regionali. Abbattere definitivamente un carrozzone arrugginito che sperpera denaro con consiglieri incapaci e farabutti, non si tratta di sostituire i consiglieri ma di sopprimere le cariche e le funzioni. Del resto tempi di crisi economica, disoccuopazione e tagli alla spesa impongono una soluzione a questo problema.
Le regioni ovviamente non solo le sole accusate, nel mirino ci sono anche le province con i loro organi mastodontici che ingoiano denaro pubblico e anche se in misura inferiore offrono anch'essi scandali per tutti i disgusti.
Sopprrimere i consigli provinciali, il presidente di provincia, i consiglieri provinciali e ridurre drasticamente il numero delle stesse istituzioni.
Provo a fare un elenco del numero delle nuove province regione per regione, ma occorre fare una premessa: il numero delle regioni passerebbe a 18 in quanto sarei propenso a eliminare la valle d'Aosta e il Molise.

- PIEMONTE: Provincia di Torino; Provincia di Cuneo; Provincia di Aosta; Provincia di Alessandria.

- LOMBARDIA: Provincia di Milano; Provincia di Mantova; Provincia di Brescia; Provincia di Bergamo.

- TRENTINO ALTO ADIGE: Provincia di Trento; Provincia di Bolzano.

- VENETO: Provincia di Venezia; Provincia di Vicenza; Provincia di Verona

- FRIULI VENZIA GIULIA: Provincia di Udine; Provincia di Trieste.

- LIGURIA: Provincia di Genova; Provincia di Imperia.

- EMILIA ROMAGNA: Provincia di Parma; Provincia di Bologna; Provincia di Modena; Provincia di Ravenna

- TOSCANA: Provincia di Firenze; Provincia di Siena; Provincia di Pisa; Provincia di Livorno.

- LAZIO: Provincia di Roma; Provincia di Frosinone, Provincia di Viterbo.

- UMBRIA: Provincia di Perugia; Provincia di Terni.

- MARCHE: Provincia di Ancona; Provincia di Ascoli Piceno.

- ABRUZZO: Provincia di L'Aquila; Provincia di Pescara.

- PUGLIA: Provincia di Foggia; Provincia di Bari; Provincia di Lecce.

- CAMPANIA: Provincia di Napoli; Provincia di Salerno; Provincia di Avellino.

- BASILICATA: Provincia di Matera; Provincia di Potenza.

- CALABRIA: Provincia di Reggio; Provincia di Cosenza; Provincia di Catanzaro.

- SICILIA: Provincia di Palermo; Provincia di Siracusa; Provincia di Catania; Provincia di Messina.

- SARDEGNA: Provincia di Cagliari; Provincia di Sassari; Provincia di Nuoro.

Da questa lista si evidenzia un crollo evidente del numero di province che in sostituzione all'auspicata soppressione dei consigli provinciali sarebbero gestite dai prefetti nominati dal Ministro degli Interni o in alternativa dai capoluoghi di provincia. Le competenze sarebbero di gestione, coordinamento, direzione, comando delle questure con la nomina dei questori, potere di sciogliere i comuni per infiltrazione mafiosa, la nomina dei commissari comunali, potere esecutivo delle leggi promulgate dal Parlamento. Ovviamente il sottoscritto vorrebbe eliminare anche tutta la corte dei prefetti limitando la nomina di un sottoprefetto facente funzione di vice-prefetto e di un plotone di esecutori.
I soldi risparmiati sarebbero investiti nel rafforzamento e nel miglioramento delle comunicazioni ferroviarie e stradali e in dotazione ai singoli comuni che eviterebbero di tirare la giacca allo stato centrale per ottenere denaro.
Forse con questa proposta la giostra impazzita degli scandali e delle spese pazze verrebbe spenta e i suoi beneficiari sopediti a casa.